Luca Fiorino ha iniziato la sua carriera come giornalista per Federtennis per poi approdare a Supertennis a gennaio 2017, esordio con il primo match commentato è stato Del Potro – Čilić. Oggi ha raggiunto quota 968 telecronache e se non ci fosse stato lo stop del tennis mondiale avrebbe già superato quota 1000. Contestualmente al tennis di altissimo livello si occupa anche di telecronache di calcio, serie C. Ci siamo chiesti le principali differenze tra i commenti delle due discipline e ci ha risposto: «Nel calcio è necessaria una visione a 360°, ci si prepara anche su panchine, arbitri, pubblico, allenatori, mentre nel tennis si concentra tutte le attenzioni sui due giocatori».
Nella preparazione del palinsesto c'è una programmazione, anche se maggior parte delle partite vengono assegnate di giorno in giorno e la preparazione deve essere fulminea, nel video Luca ha anche mostrato il suo quaderno con la spiegazione di come si organizza il lavoro, tutti i dati li pesca dai canali WTA e ATP. Empatia è la chiave: come anche quando scrive articoli, si preoccupa principalmente di arrivare al cuore del lettore, più che alla lunghezza del testo. Ci siamo chiesti se esistono gerarchie tra telecronisti per farsi assegnare una partita piuttosto di un'altra e ci ha informato che non ci sono corsie preferenziali, gli anni di esperienza hanno un loro peso, ma non sono essenziali.
Ti è mai stato detto da un giocatore che non vuole rilasciare interviste? «Tutt'altro, una volta è stato un giocatore a cercarmi per sfogarsi in merito a una brutta situazione che si è creata in campo». (partita Farruk-Dustov vs Lacko qui il link all'articolo)
Preferenze su conduzione delle telecronache, la spalla con la quale lavori o se preferisci il tennis femminile o maschile? «La spalla con cui mi trovo meglio è senza ombra di dubbio Francesco Elia, con lui ci capiamo al volo senza nemmeno metterci d'accordo prima. Preferisco il tennis femminile per una semplice questione di gioco meno potente e che dunque permette di commentare più la strategia di gioco. Poi tra i singoli giocatori non ho preferenze, potrebbe sembrare dal fatto che in caso di un punto più combattuto o in caso di rimonta metto più enfasi, ma non tifo alcuna parte».
In effetti una telecronaca ha il potere, quasi la missione, di rendere bella una partita noiosa. È dunque teatro o spettacolo? Resta teatro, lo spettacolo lo mettono i giocatori in campo.
Per chi volesse seguire il lavoro di Luca Fiorino troverete di seguito i link a: profilo Facebook Luca Fiorino profilo Linkedin Luca Fiorino profilo Twitter Luca Fiorino
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Volete riascoltare l'intervista? È disponibile a questo link
Domani, domenica 21 marzo altra puntata con Tiziano de Tommaso sempre live alle 18.00.
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