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  • Immagine del redattoreRiccardo Riosa

Gianfranco Zanola e le sorprese che riservano i campi sintetici

Gianfranco Zanola si innamora del tennis e le studia tutte per restare in questo ambiente: sceglie infine di occuparsi di far giocare più persone possibile nelle migliori condizioni possibili. Inizia istituendo Green set, azenda che realizza 120-130 campi all'anno, per poi uscirne ed aprire nel '94 Play-It, che diventa l'unica azienda italiana a realizzare campi per l'ATP.


I materiali che si usano oggi sono gli stessi di venti anni fa, ai quali sono stati aggiunti alcuni miglioramenti: le resine non sono più acriliche, ma stirol-acriliche, ovvero hanno gomma al loro interno, che rende il suolo più elastico e veloce, nonché previene la formazione di crepe. L'obiettivo è il comfort, infatti la differenza si nota non appena ci si appoggia un piede. Nei strati inferiori ci sono granuli di gomma che lo rendono morbido, il strato superiore è più rugoso, il che lo rende più lento. Chiaramente più la superficie è rugosa, più i consumano palline e scarpe.


Il mondo delle superfici del tennis oggi si divide in erba, esclusivamente a Wimbledon, terra e superficie sintetica, l'erba sintetica non garantisce un buon rimbalzo, perciò risulta scartata. Le persone con qualche anno in più, di esperienza, magari pensano che questa superficie "rigida" possa danneggiare le articolazioni, prima di provare il contatto morbido del piede sulla superficie. Inoltre questi campi risaltano per la durata – di ben 10-12 anni – e anche raggiunta questa soglia, basterà rinnovare solamente lo strato superiore della resina. Utile per il mantenimento è pulire il campo ogni due anni con l'idropulitrice, che toglie i detriti che si accumulano e che influiscono sul gioco velocizzando il rimbalzo. Una volta terminati i lavori bastano tre giorni di posa ed il campo si può utilizzare, ci si ferma solamente se i campi vengono bagnati dalla pioggia nei primi due mesi. Pozzanghere non ce ne sono: viene gestita con un leggera e impercettibile pendenza.



playit-tennis.com


Volete riascoltare l'intervista? È disponibile a questo link



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