Una vita spesa nel tennis, Claudia Giovine a 15 anni entra nel Centro Tecnico Federale di Tirrenia e prosegue con studi privati. Oltre che in Italia, dove ha sempre preferito allenarsi, ha passato un periodo a Valencia. Partecipa poi ad un torneo WTA, generalmente gioca nel circuito ITF.
Il passaggio da Juniores al professionismo si fa notare: la palla diventa più pesante, il comportamento dei giocatori stessi è più professionale. Raggiunge quota 257 nel ranking mondiale, facendo fatica a mantenere la concentrazione sul gioco a causa di alcune distrazioni.
Da grande? Non si vede come istruttore, piuttosto le interessa il ruolo di giornalista.
Quali sono i consigli di Claudia per un coach che deve gestire una giocatrice femmina?
- capire i cambiamenti umorali giornalieri
- mantenere la vita privata separata
- il coach deve essere anche un amico
Volete riascoltare l'intervista? È disponibile a questo link
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