Renzo Maggiore è giornalista, scrittore, poeta, life coach e ha passato sei anni nel consiglio direttivo di un tennis club. Come coach ha sviluppato un'attenzione verso il benessere del singolo e del singolo all'interno di un gruppo di lavoro. Si accorge che spesso se il gruppo non è al meglio delle sue possibilità è dato dal fatto che i membri del gruppo non hanno condiviso una mission, una vision ed una carta dei valori.
Mission e vision devono contenere i valori del gruppo, non devono essere solo obiettivi finanziari, che sono lo strumento, né parlare di crescita, che diventa una conseguenza. Dovrebbero essere più indirizzati sul fare.
La carta dei valori ha tre punti principali: i valori, il loro significato ed comportamento atteso. Questa carta diventa la bussola del gruppo. Successivamente sarebbe ideale fare un'autovalutazione di ogni membro del gruppo in rapporto con i valori del gruppo. Potrebbe succedere che qualcuno non sia in linea con una delle direttive prese per il gruppo, a questo punto si sceglie un “limite di sopportazione” ed eventualmente se lo si supera si valuta anche di apporre delle modifiche alla carta dei valori.
È fondamentale non dare nulla per scontato: le parole sono astratte e possono essere interpretate in modi diversi. Un modo efficace per poter comunicare è certamente attraverso l'empatia.
Un bravo mental coach deve essere bravo a comunicare con sé stesso. Per questo è fondamentale l'ascolto e la sospensione del giudizio, che è una forma di pensiero. Come si può fare? Imparando a meditare, essendo più zen e vivere in una costante meditazione. È noto a tutti l'effetto che la mente ha sul corpo. Tre sono le leve per potersi migliorare: la forza, la tenerezza e la giocosità.
Migliorarsi nel tennis dipende molto dalla creatività, che è strettamente collegata alla felicità: quando si è felici si riesce ad essere molto creativi. Può essere utile ancorare le cose giuste che si fanno, ancora più straordinario può essere accorgersi di ciò che si fa, raggiungendo una coscienza corporea maggiore: l'accorgersi è il vero verbo spirituale.
Volete riascoltare l'intervista? È disponibile a questo link
Comments